Repertorio musicale

  1. Repertorio per celebrare

Messa della notte

Ingresso: Venite, fedeli (RN 76)
Salmo responsoriale: proposta musicale CEI
Acclamazione al Vangelo: Alleluia – Cantate al Signore (RN 12)
Presentazione dei doni: Gloria in cielo e pace (RN 69)
Comunione: Notte di luce (RN 70)

 

Messa dell’Aurora

Ingresso: Venite, fedeli (RN 76)
Salmo responsoriale: proposta musicale CEI
Acclamazione al Vangelo: Alleluia – Cantate al Signore (RN 12)
Presentazione dei doni: A Betlemme di Giudea (RN 65)
Comunione: E’ nato un bimbo in Betlehem (RN 67)

 

Messa del Giorno

Ingresso: Venite, fedeli (RN 76)
Salmo responsoriale: proposta musicale CEI
Acclamazione al Vangelo: Alleluia – Cantate al Signore (RN 12)
Presentazione dei doni: Tu scendi dalle stelle (RN 74)
Comunione: E’ nato un bimbo in Betlehem (RN 67)

 

  1. Conoscere il repertorio

Proposta musicale dal Repertorio Nazionale

E’ nato un bimbo in Betlehem (RN 67)
Testo: S. Albisetti
Musica: melodia sec. XIV
Fonti: ElleDiCi
Uso: liturgia della parola, comunione
Forma musicale: innodia responsoriale

 

  1. È nato un bimbo in Betlehem, alleluia,
    e l’universo giubila, alleluia, alleluia.

 Rit.     Insieme agli angeli adoriamo il Redentore
            con lieto cantico.

  1. Il Figlio dell’Altissimo, alleluia,
    è nato dalla Vergine, alleluia, alleluia.
  2. Pastori e re contemplano, alleluia,
    il Salvator degli uomini, alleluia, alleluia.
  3. I popoli s’allietino, alleluia,
    al Verbo eterno plaudano, alleluia, alleluia.
  4. O Trinità santissima, alleluia,
    sia gloria a te nei secoli, alleluia, alleluia.

 

Il testo

Tutti conosciamo quei canti natalizi che hanno consolidato una tradizionale posizione di popolarità: sono simboli sonori del Natale. Ma vi sono molti altri canti antichi e recenti, che meritano un riciclaggio, perché ben si addicono a celebrare l’Incarnazione del Signore: o per la suggestività della melodia o per il valore del testo, o per i due elementi ben armonizzati tra loro.

La significatività del canto è indipendente dallo stesso testo italiano, che è stato applicato per concessione pastorale, e che si ispira per quanto è possibile all’originale: simile è il contenuto, analogo lo stile. Inimitabili, invece, sono gli artifici letterari del latino medievale, che si avvale di caratteristiche assonanze nei due distici che precedono gli alleluia.

 

La musica

Il canto presentato è un’espressione originale della storia liturgico-musicale: un ritmo antico, non databile con esattezza, ma appartenente al cosiddetto “repertorio gregoriano” per via di precisi elementi quali:

  • l’andamento a ritmo libero;
  • l’organizzazione melodica ancora “modale”, secondo un sentire che precede le nostre strutture di scale e l’armonia della tonalità;
  • il testo originale in latino.

Nonostante tanta distanza culturale, e forse proprio anche per essa, il brano possiede un suo fascino evocativo, unito a un eccezionale dinamismo celebrativo, che proviene dalla forma musicale complessa: strofa narrativa (recitativo) intercalata da alleluia, e ritornello acclamatorio.

 

Quando e come utilizzarlo

Nella liturgia eucaristica l’uso migliore sembra quello rispondente alla situazione originaria, di canto prima del congedo (dopo la comunione). Inoltre varie pratiche devozionali possono essere arricchite da questo pezzo, attinto dal patrimonio “classico” della tradizione di canto ecclesiale. L’esecuzione deve essere sciolta, agile, senza retorica, e tuttavia rispettosa del crescendo esigito dall’articolazione del testo e dalla salita melodica. Anche se l’accompagnamento organistico sia improntato a sobrietà, tanto nella timbrica che nel volume. L’accompagnamento può essere utile, ma non è necessario per questo tipo di musica.

La struttura narrativa-acclamatoria del testo fa preferire l’alternanza di un solista (o coretto) con il “tutti”. Non è da escludere una esecuzione di tipo strettamente responsoriale se si affidano al coro, oltre che il ritornello conclusivo, anche gli alleluia.

Nelle celebrazioni delle Ore o della Parola, durante il tempo natalizio, il canto può servire da invitatorio, ma anche da “responsorio”.Si tratta del “Puer natus in Bethlehem“, composizione in 14 strofe, le cui ultime due rivelano funzionalità originaria, cioè quella di tropo del “Benedicamus Domino“.