31 dicembre
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Giuseppe, figlio di Davide, non temere,
           prendi con te Maria, tua sposa:
           il figlio che ha concepito
           è frutto dello Spirito Santo.
(2ª Ant., Lodi, Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe)

 

La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe celebra “il santo nucleo familiare nel quale «Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52)” (Direttorio su Pietà popolare e Liturgia, n. 107)

Nella Famiglia di Nazaret Dio Padre ha donato un modello di vita (Colletta). “Come i magi, le famiglie sono invitate a contemplare il Bambino e la Madre, a prostrarsi e ad adorarlo (cfr. Mt 2,11). Come Maria, sono esortate a vivere con coraggio e serenità le loro sfide familiari, tristi ed entusiasmanti, e a custodire e meditare nel cuore le meraviglie di Dio (cfr. Lc 2,19.51)” (Amoris laetitia, n. 30).

È opportuno che tutta la famiglia partecipi alla medesima Eucarestia, nella quale, come suggerito dal Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia, possono aver luogo i seguenti riti:

– l’affidamento della famiglia alla santa Famiglia di Nazaret;
– la Benedizione dei figli;
– il rinnovo degli impegni assunti dagli sposi nel giorno del Matrimonio.

È bene scegliere di inserire solamente uno di questi riti, seguendo le indicazioni dei libri liturgici stessi (Messale, Benedizionale, Rito del Matrimonio), per non appesantire o sbilanciare la Celebrazione Eucaristica. Fuori della Messa è possibile celebrare il Rito di Benedizione dei fidanzati.[1]

È bene sottolineare come la Festa della Santa Famiglia ricorra nei giorni dell’Ottava del Natale; è opportuno, quindi, che i canti, l’omelia, l’addobbo floreale, l’uso delle luci, riconducano al mistero del Natale.

In questo giorno ricorre anche la fine dell’anno civile che “induce i fedeli a riflettere sul mistero del tempo che corre veloce e inesorabile”. Non si trascurino i pii esercizi legati a questo giorno: l’esposizione prolungata del Santissimo Sacramento; il canto del Te Deum; la veglia di preghiera che si conclude con la Celebrazione Eucaristica (cfr. Direttorio su Pietà popolare e Liturgia, n. 114).

 

CELEBRAZIONE EUCARISTICA 

Monizione

Celebriamo oggi la Festa della Santa Famiglia; il Verbo di Dio si è incarnato in una famiglia umana, stabilendo così la sua dimora in ogni famiglia.
Essa è per la società civile la cellula primaria e vitale, e per la Chiesa il santuario domestico che ha nel Sacramento del Matrimonio il suo statuto nuovo e una continua fonte di grazia.
L’esempio della famiglia di Nazaret sia modello di vita per ogni famiglia, sostenendola nelle difficoltà e nelle vicissitudini della vita.

È bene che alcune delle intenzioni proposte siano adattate alle particolari necessità della comunità.

Preghiera dei fedeli [2]
Uniti con la Famiglia di Nazaret,
modello e immagine dell’umanità nuova,
innalziamo al Padre la nostra preghiera,
perché tutte le famiglie diventino luogo di crescita
in sapienza e grazia.

R. Rinnova le nostre famiglie, Signore.

Per la santa Chiesa di Dio,
perché esprima al suo interno
e nei rapporti con il mondo
il volto di una vera famiglia,
che sa amare, donare, perdonare, preghiamo. R.

Per la famiglia, piccola Chiesa,
perché ispiri ai vicini e ai lontani
la fiducia nella Provvidenza,
che aiuta ad accogliere e a promuovere
il dono della vita, preghiamo. R.

Per i genitori e i figli,
perché nell’intesa profonda e nello scambio reciproco
sappiano costruire un’autentica comunità domestica,
che cresce nella fede e nell’amore, preghiamo. R.

Per i fidanzati,
perché nella realtà unica e irripetibile del loro amore,
sentano la presenza di Dio Padre,
che li ha fatti incontrare
e li guiderà in ogni momento della vita, preghiamo. R.

Per le famiglie nuove,
perché possano avere una casa, lieta e accogliente,
in cui non manchi la salute, la serenità
la capacità di diffondere il messaggio
di speranza e di pace, preghiamo. R.

 

Preghiera di benedizione delle famiglie [3]

Si può dire a conclusione della preghiera dei fedeli:

Noi ti lodiamo e ti benediciamo, o Padre,
dal quale proviene ogni paternità
in cielo e in terra.

Fa’ che mediante il tuo Figlio Gesù Cristo,
nato da Donna per opera dello Spirito Santo,
ogni famiglia diventi un vero santuario
della vita e dell’amore
per le generazioni che sempre si rinnovano.

Fa’ che il tuo Spirito
orienti i pensieri e le opere dei coniugi
al bene della loro famiglia
e di tutte le famiglie del mondo.

Fa’ che i figli trovino nella comunità domestica
un forte sostegno per la loro crescita
umana e cristiana.

Fa’ che l’amore,
consacrato dal vincolo del matrimonio,
si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi.

Concedi alla tua Chiesa
di compiere la sua missione
per la famiglia e con la famiglia
in tutte le nazioni della terra.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

Presentazione dei doni
La processione dei doni può essere affidata a una o più famiglie.

 

 

[1] “La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Domenica fra l’ottava del Natale) offre un ambito celebrativo adatto per lo svolgimento di alcuni riti o momenti di preghiera propri della famiglia cristiana.
Il ricordo di Giuseppe, di Maria e del fanciullo Gesù che si recano a Gerusalemme, come ogni osservante famiglia ebrea, per compiere i riti della Pasqua (cf. Lc 2,41-42), incoraggerà l’accoglimento della proposta pastorale che, in quel giorno, tutta la famiglia riunita partecipi alla celebrazione dell’Eucaristia. E saranno pure significativi, in tale festività, la rinnovazione dell’affidamento della compagine familiare al patrocinio della santa Famiglia di Nazaret, la benedizione dei figli, prevista nel Rituale, e, ove se ne dia l’occasione, il rinnovo degli impegni assunti dagli sposi, ora genitori, nel giorno del Matrimonio, nonché lo scambio delle promesse sponsali con cui i fidanzati formalizzano il progetto di costituire una nuova famiglia” (Direttorio su Pietà popolare e Liturgia, n. 112).

[2] Benedizionale, nn. 432-433

[3] Benedizionale, n. 433.