Liturgia delle Ore

VI. La lettura della Sacra Scrittura

 a) Lettura della Sacra Scrittura in genere

140. La lettura della Sacra Scrittura, che per antica tradizione si fa pubblicamente nella liturgia, non soltanto nella celebrazione eucaristica, ma anche nell’Ufficio divino, dev’essere tenuta nella massima considerazione da tutti i cristiani, perché viene proposta dalla Chiesa stessa, non a scelta dei singoli o secondo la disposizione più favorevole del loro animo, ma in ordine al mistero che la Sposa di Cristo «svolge attraverso il ciclo annuale dall’Incarnazione e dalla Natività fino all’Ascensione, al giorno di Pentecoste e all’attesa della beata speranza e del ritorno del Signore»6.

Inoltre nella celebrazione liturgica la lettura della Sacra Scrittura è sempre accompagnata dalla preghiera, in modo che la lettura porti maggior frutto e a sua volta la preghiera, specialmente dei salmi, venga compresa più pienamente e fatta con più intensa pietà in forza della lettura.

[…]

c) Letture brevi

156. Le letture brevi, o «capitoli», di cui l’importanza nella Liturgia delle Ore è stata descritta al n. 45, sono state scelte in modo da esprimere brevemente ma chiaramente una sentenza o una esortazione. Ne è stata curata anche la varietà.

157. Sono state perciò fissate quattro serie settimanali di letture brevi per il Tempo ordinario. Sono inserite nel salterio, in modo che la lettura cambi ogni giorno per quattro settimane. Si hanno inoltre delle serie settimanali per i tempi di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua.

Hanno letture brevi proprie le solennità, le feste e alcune memorie. C’è pure una serie di una settimana per la Compieta.

158. Nella scelta delle letture brevi si sono osservati i seguenti criteri:

a) secondo la tradizione, sono stati esclusi i Vangeli;

b) per quanto possibile, fu tenuto presente il carattere particolare della domenica, del venerdì e anche delle singole Ore;

c) le letture dei Vespri sono state scelte solo dal Nuovo Testamento, perché seguono il cantico, che è della stessa origine.

(Principi e Norme per la Liturgia delle Ore)